
di Teresa Ceccacci e Giancarlo Pavat

IL VIAGGIO ESOTERICO DI DANTE
di Teresa Ceccacci (*)
in collaborazione con
Giancarlo Pavat (**)
Nella tredicesima epistola a Cangrande della Scala, Dante afferma che il senso della Commedia non è unico, ma lascia intendere che se ne possano ravvisare altri seguendo più modalità di lettura.
Egli scrisse il suo Poema “sotto il velame dello versi strani“. Nascondendo verità che potevano essere comprese solo da intelletti superiori, dotati delle conoscenze necessarie.
La Divina Commedia è stata interpretata sotto qualunque chiave esistente. Ma si continua a considerare il viaggio di Dante alla stregua di quello compiuto dai Faraoni nel Regno dei Morti, simbolico e irreale.
La Commedia, invece abbonda di riferimenti geografici, quasi turistici. Si ravvisano descrizioni puntuali di note località e monumenti come se venissero dall’osservazione diretta.
La realtà iconografica del viaggio dantesco permetterebbe l’individuazione di un “QUARTO SENSO” nella Divina Commedia.
Dante giunse a Roma, lo si deduce dall’identificazione dei monumenti della Città Eterna descritti nel poema.

Egli scelse come guida (duce) spirituale “il savio gentil che tutto seppe”: Virgilio, colui che rivelò i misteri appresi dallo studio degli Antichi. Il viaggio agli inferi sarà per Dante necessario; egli infatti era desideroso di conoscere quei mondi, proprio come Enea che, prima di lui che l’aveva, appubti, fatto sotto “corruttibili spoglie”, ossia DA VIVO, e aveva appreso i futuri destini di Roma.


Il viaggio simbolico che gli iniziati alle dottrine orfiche e pitagoriche dovevano compiere per accedere alle Conoscenze Supreme, ha dei riferimenti precisi nella “Saturnia Tellus”, dove cioè si identifica il DUAT o AMENTID.

Molti autori successivi tenteranno di comunicare questa realtà destinata a sconvolgere le origini della nostra storia; tra questi il Tasso e l’Ariosto che seguirono dante nel difficile compito.
Sceverare il senso recondito di molti presunti miti permetterà di rivelare le Conoscenze acquisite e fino ad ora mai comprese,
(*) Teresa Ceccacci, archeologa e scrittrice. Direttore del Museo Archeologico “Amedeo Maiuri” di Fregellae – Ceprano (FR).
– Se non altrimenti specificato, le immagini sono state fornite dall’autrice.

E’ IN PREPARAZIONE UN LIBRO SUL VIAGGIO REALE/INIZIATICO DI DANTE ALIGHIERI NEL LAZIO MERIDIONALE!!
Fonte: Il Punto sul Mistero.it